Loading...
Loading...

Una piscina in Salento


Questa piscina è stata realizzata in Salento, a Gallipoli, all'interno di un bellissimo parco di una masseria che si estende per 4.500 mq.

La piscina è stata realizzata in cemento e rivestita internamente con una vernice composta di resine a base epossidica, color sabbia, in modo da evitare l'effetto innaturale delle piscine rivestite in mosaico o PVC o altri tipi di rivestimenti sempre azzurri.

È stato scelto il sistema di ricircolo dell'acqua tramite sfioro, che permette di mantenere un livello dell'acqua più alto, sino a sfiorare il bordo vasca. L'acqua fuoriesce dal bordo vasca, viene raccolta nella canaletta perimetrale (nascosta da una griglia), convogliata verso la vasca di compenso e immessa nel sistema di ricircolo dove, una volta filtrata e disinfettata, ritorna in vasca tramite le bocchette di mandata.

Il vantaggio di questo tipo di piscine rispetto alle piscine a skimmer è sicuramente il diverso effetto estetico che la piscina assume (alla vista appare uno specchio d'acqua a filo con la pavimentazione circostante e con il giardino), ma è anche un vantaggio dal punto di vista funzionale, poichè assicura l'assenza di punti morti nel ricircolo dell'acqua.

La piscina misura 12 mt x 5 mt.

Questo rapporto tra lunghezza e larghezza (piuttosto del classico lunghezza pari al doppio della larghezza) consente di percepire visivamente una piscina più grande.

Nel punto più profondo l'altezza della piscina è di 1,70 mt, mentre, nel lato opposto, è stata creata una vasca più bassa, lunga 3 mt , che occupa tutta la larghezza della piscina, ma è suddivida in due diverse altezze: una vasca 3 x 2,5mt alta 25 cm e la seconda, con le stesse misure, alta 50. Da quest'ultima si scende dove la vasca è alta 1 mt attraverso un altro gradino. Dopo 3 mt la piscina raggiunge gradatamente l'altezza massima.

Le due vasche dove l'acqua è più bassa, rispettivamente 25 e 50 cm, sono state pensate per i più piccoli, perchè possano restare "in ammollo" in una zona sicura (purchè sempre sotto la stretta sorveglianza di un adulto!).

Attorno alla vasca è stata pensata una pavimentazione con larghezza di 3 mt lungo due lati e di 1,5 mt lungo gli altri due.

Il rivestimento è in pietra leccese (trattata x impermeabilizzarla), con chianche di misura 35×50.

Per mimetizzare i vani (con aperture di 120cm x 120cm) destinati al ricircolo dell'acqua e ai filtri della piscina, aperti lungo la pavimentazione di uno dei lati, è stata creata una struttura in metallo, verniciata nello stesso colore delle chianche, sulla quale sono state incollate le stesse lastre utilizzate per la pavimentazione, in modo da seguirne il disegno. Ciascuno dei due sportelli, è stato suddiviso in quattro botole, apribili separatamente, per ovviare al problema del peso.

La griglia che ricopre la canaletta di scolo dell'acqua, lungi dall'essere in plastica (per carità!) è sempre in pietra leccese, con dei fori conici (anzichè i classici tagli rettangolari, ortogonali al bordo vasca) che permettono il passaggio dell'acqua.

L'ideatore di questa griglia è Alessandro Chirilli, omonimo titolare della Chirilli srl, azienda che da anni si occupa della lavorazione e posa della pietra leccese (guardate il sito: www.chirillistone.com). Fin da subito, Alessandro mi ha fatto una buonissima impressione: è preciso, attento, con un occhio particolare ai dettagli, dotato di creatività.

Annessi alla piscina sono stati realizzati lo spogliatoio, il bagno ed una doccia esterna.

Affinché questi ambienti non avessero un impatto eccessivo, la struttura è stata realizzata con muretto a secco, modalità costruttiva utilizzata in Puglia dai tempi antichi.

Nei giorni trascorsi alla masseria, durante i lavori, ho avuto modo di chiaccherare e conoscere gli artigiani che hanno lavorato alla posa della pietra leccese. Ogni giorno erano presenti in cantiere da due a sette persone, oltre al titolare.

Quando sono partita, li ho salutati con una bella sensazione, condivisa dal committente: sono tutte belle persone, gentili e cordiali, serie, con un sorriso pulito. Alcuni anche con delle storie incredibili, come il papà di Cristina (non ricordo il suo nome, ma quello della figlioletta di cui mi ha parlato sì, per ovvie ragioni), che mi ha raccontato dei suoi viaggi in tutto il mondo (Africa, Asia, America) a posare marmi incredibili in ville incredibili di sceicchi e petrolieri, ville delle quali mi ha mostrato le foto (giustamente) orgoglioso.

Sono lavoratori seri, che sicuramente sceglierei ancora e che consiglio, ai quali auguro il meglio, nel lavoro e nella vita.

Foto di Ilaria Pagnan


Una piscina in Salento Una piscina in Salento Una piscina in Salento Una piscina in Salento Una piscina in Salento Una piscina in Salento Una piscina in Salento Una piscina in Salento Una piscina in Salento Una piscina in Salento Una piscina in Salento Una piscina in Salento Una piscina in Salento

GLI ALTRI PROGETTI